nucleo galattico attivo

Variazioni record nei venti del buco nero

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I buchi neri supermassicci, frenetici divoratori di materia, possono essere davvero voraci e disordinati nel loro pasto. I dischi di accrescimento che circondano i buchi neri, e da cui si nutrono, possono emettere flussi gassosi ultraveloci, o venti, che soffiano nella galassia che li ospita, venti che, secondo nuove misurazioni relative a un buco nero supermassiccio, possono riscaldarsi, raffreddarsi e mutare nel giro di poche ore. Continua a leggere

Buchi neri e interazione con la galassia ospite

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Osservazioni dell’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) hanno rivelato nuovi indizi sul modo in cui i buchi neri supermassicci interagiscono con le galassie che li ospitano. Continua a leggere

Blazar estremi scoperti da Fermi

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Il telescopio Fermi ha identificato blazar, nuclei galattici attivi associati alla presenza di un buco nero supermassiccio che emettono radiazione ad alta energia, principalmente raggi gamma, estremamente distanti e potenti. La luce dall’oggetto più remoto ha cominciato il suo viaggio verso di noi quando l’Universo aveva 1,4 miliardi di anni, circa il 10 percento della sua età attuale. Continua a leggere

Buchi Neri Nascosti nelle Vicinanze

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Qualche volta dietro gas e polveri si annidano mostruosi buchi neri, nascosti allo sguardo della maggior parte dei telescopi. Ma si fanno scoprire quando il materiale che ingoiano emette raggi X ad alta energia che la missione NuSTAR (Nuclear Spectroscopic Telescope Array) della NASA può rilevare. Ecco come NuSTAR ha identificato di recente due buchi neri supermassicci immersi nel gas e localizzati nel cuore di galassie vicine. Continua a leggere

Niente cibo per il buco nero di Markarian 1018

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Gli astronomi hanno risolto il mistero del comportamento imprevedibile di un buco nero supermassiccio al centro di una galassia. I dati combinati dell’osservatorio Chandra e di altri telescopi suggeriscono che il buco nero stia attraversando tempi difficili e non abbia più il carburante necessario per illuminare i suoi dintorni. Continua a leggere

Vortici Maestosi da Hubble

This new Hubble image shows NGC 1566, a beautiful galaxy located approximately 40 million light-years away in the constellation of Dorado (The Dolphinfish). NGC 1566 is an intermediate spiral galaxy, meaning that while it does not have a well defined bar-shaped region of stars at its centre — like barred spirals — it is not quite an unbarred spiral either (heic9902o). The small but extremely bright nucleus of NGC 1566 is clearly visible in this image, a telltale sign of its membership of the Seyfert class of galaxies. The centres of such galaxies are very active and luminous, emitting strong bursts of radiation and potentially harbouring supermassive black holes that are many millions of times the mass of the Sun. NGC 1566 is not just any Seyfert galaxy; it is the second brightest Seyfert galaxy known. It is also the brightest and most dominant member of the Dorado Group, a loose concentration of galaxies that together comprise one of the richest galaxy groups of the southern hemisphere. This image highlights the beauty and awe-inspiring nature of this unique galaxy group, with NGC 1566 glittering and glowing, its bright nucleus framed by swirling and symmetrical lavender arms. This image was taken by Hubble’s Wide Field Camera 3 (WFC3) in the near-infrared part of the spectrum. A version of the image was entered into the Hubble’s Hidden Treasures image processing competition by Flickr user Det58.

Questa immagine mozzafiato ripresa dal telescopio Hubble mostra NGC 1566, una splendida galassia situata a circa 40 milioni di anni luce di distanza nella costellazione del Dorado. NGC 1566 è una galassia a spirale intermedia: anche se non ha una regione di stelle ben definita a forma di barra al suo centro, come le spirali barrate, non è nemmeno una spirale non barrata. Continua a leggere

Una seconda opportunità per un’osservazione da record

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Mai in precedenza gli astrofisici avevano misurato luce ad altissima energia proveniente da un oggetto così distante. Circa 7 miliardi di anni fa nel centro di una galassia ebbe luogo un’immensa esplosione, seguita da un’intensa emissione di raggi gamma. Continua a leggere