Barbara Bubbi

Un fuoco d’artificio di nascita stellare

 

This is a Hubble Space Telescope image (right) of a vast nebula called NGC 604, which lies in the neighbouring spiral galaxy Messier 33, located 2.7 million light-years away in the constellation Triangulum.

Questa festosa nebulosa colorata è una delle più vaste regioni di formazione stellare in una galassia vicina. NGC 604 è simile alle regioni di nascita stellare nella nostra galassia, come la familiare Nebulosa di Orione, ma è di gran lunga più estesa, quasi 1.500 anni luce, e contiene molti più astri di recente formazione. Continua a leggere

Orione e le sue famose stelle

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Le ben note stelle in Orione e le costellazioni in cielo ora hanno nomi ufficiali. Nel scorso dell’ultimo anno l’Unione Astronomica Internazionale (International Astronomical Union), l’unica autorità riconosciuta per assegnare nomi a stelle e oggetti celesti, ha approvato denominazioni già nell’uso comune per 227 fra gli astri più luminosi, incluse le stelle più famose in cielo, come Sirio, la Polare e Betelgeuse. Continua a leggere

La Tempesta Perfetta

Like the fury of a raging sea, this anniversary image from the NASA/ESA Hubble Space Telescope shows a bubbly ocean of glowing hydrogen, oxygen, and sulphur gas in the extremely massive and luminous molecular nebula Messier 17. This Hubble photograph captures a small region within Messier 17 (M17), a hotbed of star formation. M17, also known as the Omega or Swan Nebula, is located about 5500 light-years away in the Sagittarius constellation. The release of this image commemorates the thirteenth anniversary of Hubble's launch on 24 April 1990. The wave-like patterns of gas have been sculpted and illuminated by a torrent of ultraviolet radiation from young, massive stars (which lie outside the picture to the upper left). The glow of these patterns highlights the 3D structure of the gases. The ultraviolet radiation is carving and heating the surfaces of cold hydrogen gas clouds. The warmed surfaces glow orange and red in this image. The intense heat and pressure cause some material to stream away from the surface, creating the glowing veil of even hotter green-coloured gas that masks background structures. The pressure on the tips of the waves may trigger new star formation within them. The image, roughly 3 light-years across, was taken on 29-30 May 1999, with Hubble's Wide Field Planetary Camera 2. The colours in the image represent various gases. Red represents sulphur; green, hydrogen; and blue, oxygen.

   

Come la furia di un mare in tempesta, questa immagine del telescopio Hubble mostra un oceano ribollente di gas nella massiccia e luminosa nebulosa molecolare Messier 17. L’immagine riprende solo una piccola regione all’interno di Messier 17, una culla dove nascono stelle. Conosciuta anche come Nebulosa Omega, o Nebulosa Cigno, è localizzata a circa 5500 anni luce dalla Terra nella costellazione del Sagittario. Continua a leggere

Fontana Galattica

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Questa spettacolare immagine del telescopio Hubble mostra il profilo di taglio dell’esile galassia a spirale NGC 5775. Anche se la spirale è inclinata in questo modo rispetto a noi, una simile prospettiva può essere vantaggiosa per gli astronomi, perché le regioni sopra e sotto il disco galattico possono essere osservate più chiaramente. Continua a leggere

Forme di vita esotiche nel cuore di Plutone?

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Secondo recenti studi su Plutone potrebbe esistere un oceano nascosto sotto la superficie, fatto che porta naturalmente a chiedersi se possa eventualmente ospitare forme di vita. William McKinnon della Washington University a St. Louis, coautore del nuovo studio pubblicato su Nature, ipotizza che al di sotto della calotta di ghiaccio presente nella famosa regione a forma di cuore, nota come Sputnik Planitia, si trovi un oceano fatto di ammoniaca. Continua a leggere

Gli straordinari filamenti di NGC 4696

This picture, taken by Hubble’s Wide Field Camera 3 (WFC3), shows NGC 4696, the largest galaxy in the Centaurus Cluster. The new images taken with Hubble show the dusty filaments surrounding the centre of this huge galaxy in greater detail than ever before. These filaments loop and curl inwards in an intriguing spiral shape, swirling around the supermassive black hole at such a distance that they are dragged into and eventually consumed by the black hole itself.

Nuove osservazioni del telescopio Hubble rivelano l’intricata struttura della galassia NGC 4696 con un dettaglio senza precedenti. NGC 4696 è parte dell’Ammasso di galassie del Centauro, uno sciame di centinaia di galassie legate insieme dalla gravità, a circa 150 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione del Centauro. Continua a leggere

Ragnatela di galassie

5840633d6ee13Gli astronomi studiando un ammasso di protogalassie ancora in formazione distante più di 10 miliardi di anni luce hanno scoperto che una galassia gigantesca nel centro dell’ammasso si sta formando da un’enorme nube di gas molecolare sorprendentemente densa. Continua a leggere

Polvere di Stelle

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Le galassie sono una collezione di brillanti stelle, ma contengono anche polveri e gas. Un team guidato da astronomi dell’University of California ha utilizzato nuovi dati per dimostrare che le stelle sono responsabili della produzione della polvere su scale galattiche. La polvere è importante perché costituisce un componente chiave di pianeti rocciosi come la Terra. La ricerca è stata pubblicata su Astrophysical Journal Letters. Continua a leggere

Stella Fiammeggiante

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Una stella in fuga illumina la Nebulosa Stella Fiammeggiante (Flaming Star Nebula) in questa spettacolare scena cosmica. Le nubi interstellari di gas e polveri della Stella Fiammeggiante, altrimenti nota come IC 405, si trovano a circa 1.500 anni luce di distanza in direzione della costellazione dell’Auriga. Continua a leggere

Il più piccolo asteroide analizzato in dettaglio

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Gli astronomi hanno osservato il più piccolo asteroide mai studiato in dettaglio: ha un diametro di soli 2 metri. Una caratteristica interessante del piccolo oggetto celeste, chiamato 2015 TC25, è che si tratta di uno degli asteroidi “near-Earth” (la cui orbita si avvicina a quella della Terra) più brillanti mai scoperti. Utilizzando dati da 4 differenti telescopi, un team di astronomi guidato da Vishnu Reddy, dell’University of Arizona, ha scoperto che 2015 TC25 riflette circa il 60 percento della luce solare. Continua a leggere