Barbara Bubbi
Un fuoco d’artificio di nascita stellare
Questa festosa nebulosa colorata è una delle più vaste regioni di formazione stellare in una galassia vicina. NGC 604 è simile alle regioni di nascita stellare nella nostra galassia, come la familiare Nebulosa di Orione, ma è di gran lunga più estesa, quasi 1.500 anni luce, e contiene molti più astri di recente formazione. Continua a leggere
Orione e le sue famose stelle
Le ben note stelle in Orione e le costellazioni in cielo ora hanno nomi ufficiali. Nel scorso dell’ultimo anno l’Unione Astronomica Internazionale (International Astronomical Union), l’unica autorità riconosciuta per assegnare nomi a stelle e oggetti celesti, ha approvato denominazioni già nell’uso comune per 227 fra gli astri più luminosi, incluse le stelle più famose in cielo, come Sirio, la Polare e Betelgeuse. Continua a leggere
La Tempesta Perfetta
Come la furia di un mare in tempesta, questa immagine del telescopio Hubble mostra un oceano ribollente di gas nella massiccia e luminosa nebulosa molecolare Messier 17. L’immagine riprende solo una piccola regione all’interno di Messier 17, una culla dove nascono stelle. Conosciuta anche come Nebulosa Omega, o Nebulosa Cigno, è localizzata a circa 5500 anni luce dalla Terra nella costellazione del Sagittario. Continua a leggere
Fontana Galattica
Questa spettacolare immagine del telescopio Hubble mostra il profilo di taglio dell’esile galassia a spirale NGC 5775. Anche se la spirale è inclinata in questo modo rispetto a noi, una simile prospettiva può essere vantaggiosa per gli astronomi, perché le regioni sopra e sotto il disco galattico possono essere osservate più chiaramente. Continua a leggere
Forme di vita esotiche nel cuore di Plutone?
Secondo recenti studi su Plutone potrebbe esistere un oceano nascosto sotto la superficie, fatto che porta naturalmente a chiedersi se possa eventualmente ospitare forme di vita. William McKinnon della Washington University a St. Louis, coautore del nuovo studio pubblicato su Nature, ipotizza che al di sotto della calotta di ghiaccio presente nella famosa regione a forma di cuore, nota come Sputnik Planitia, si trovi un oceano fatto di ammoniaca. Continua a leggere
Gli straordinari filamenti di NGC 4696
Nuove osservazioni del telescopio Hubble rivelano l’intricata struttura della galassia NGC 4696 con un dettaglio senza precedenti. NGC 4696 è parte dell’Ammasso di galassie del Centauro, uno sciame di centinaia di galassie legate insieme dalla gravità, a circa 150 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione del Centauro. Continua a leggere
Ragnatela di galassie
Gli astronomi studiando un ammasso di protogalassie ancora in formazione distante più di 10 miliardi di anni luce hanno scoperto che una galassia gigantesca nel centro dell’ammasso si sta formando da un’enorme nube di gas molecolare sorprendentemente densa. Continua a leggere
Polvere di Stelle
Le galassie sono una collezione di brillanti stelle, ma contengono anche polveri e gas. Un team guidato da astronomi dell’University of California ha utilizzato nuovi dati per dimostrare che le stelle sono responsabili della produzione della polvere su scale galattiche. La polvere è importante perché costituisce un componente chiave di pianeti rocciosi come la Terra. La ricerca è stata pubblicata su Astrophysical Journal Letters. Continua a leggere
Stella Fiammeggiante
Una stella in fuga illumina la Nebulosa Stella Fiammeggiante (Flaming Star Nebula) in questa spettacolare scena cosmica. Le nubi interstellari di gas e polveri della Stella Fiammeggiante, altrimenti nota come IC 405, si trovano a circa 1.500 anni luce di distanza in direzione della costellazione dell’Auriga. Continua a leggere
Il più piccolo asteroide analizzato in dettaglio
Gli astronomi hanno osservato il più piccolo asteroide mai studiato in dettaglio: ha un diametro di soli 2 metri. Una caratteristica interessante del piccolo oggetto celeste, chiamato 2015 TC25, è che si tratta di uno degli asteroidi “near-Earth” (la cui orbita si avvicina a quella della Terra) più brillanti mai scoperti. Utilizzando dati da 4 differenti telescopi, un team di astronomi guidato da Vishnu Reddy, dell’University of Arizona, ha scoperto che 2015 TC25 riflette circa il 60 percento della luce solare. Continua a leggere








