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La levata di Cassiopea (e la caduta di Rho Cassiopeiae)

La notissima "W" di Cassiopea sorge sopra una montagna sormontata da due alberi, insieme alla stella usualmente ritenuta la più lontana visibile ad occhio nudo, evidenziata dal cerchietto sul lato destro della foto.

La notissima “W” di Cassiopea sorge sopra una montagna sormontata da due alberi, insieme alla stella usualmente ritenuta la più lontana visibile ad occhio nudo, evidenziata dal cerchietto sul lato destro. Foto di Paolo Colona.

Tipica costellazione autunnale, Cassiopea si mostra già in questo periodo a chi osserva nella seconda parte della notte1.

Racchiude nei suoi confini la stella Rho Cassipeiae (in breve ρ Cas), considerata generalmente la più distante visibile ad occhio nudo.
In base a diverse stime, infatti, la sua distanza era valutata attorno ai 9000 anni luce, un vero abisso per una stella visibile ad occhio nudo!

Ma ora ρ Cas potrebbe perdere questo fantastico primato! Continua a leggere

L’impresa di Gaia

Rappresentazione artistica della sonda Gaia nel suo ambiente di lavoro: le stelle della Via Lattea.

Chi segue l’astronomia da molto tempo sa che la missione Gaia è un traguardo storico dell’astronomia, attesa come una meta da sogno da tanti anni.
Il suo nome gira negli ambienti astronomici da più di vent’anni e conviene ricordare il motivo di tanta attesa. Continua a leggere

Svelato il mistero delle Supernove veloci

Fast-Evolving Luminous TransientL’universo è così grande che si stima che esploda una supernova ogni secondo. Dalla Terra li vediamo come lontanissime sorgenti stellari che si accendono improvvisamente e poi calano la loro luminosità nell’arco di settimane. Esiste però un particolare tipo di fenomeno simile alla supernova tranne che per il fatto di scomparire in pochi giorni. È stato battezzato Transiente Luminoso a Evoluzione Rapida (FELT) e ha disorientato gli astronomi per un decennio a causa della brevissima durata.

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Il Ritorno del Gigante

Giove con i suoi satelliti (da sinistra: Io, Europa, Callisto e Ganimede) ripreso da Giovanni Paoli la sera del 19 giugno 2017 con un telescopio rifrattore apocromatico da 115 mm (800mm di focale portati a circa 2 metri per questa foto). L'aspetto è quello classico che si vede osservando Giove con un telescopio amatoriale: le bande sul disco, lo schiacciamento polare e naturalmente i quattro satelliti medicei scoperti da Galileo nel 1609

Giove con i suoi satelliti (da sinistra: Io, Europa, Callisto e Ganimede) ripreso da Giovanni Paoli la sera del 19 giugno 2017 con un telescopio rifrattore apocromatico da 115 mm (800mm di focale portati a circa 2 metri per questa foto). L’aspetto è quello classico che si vede osservando Giove con un telescopio amatoriale: le bande sul disco, lo schiacciamento polare e naturalmente i quattro satelliti medicei scoperti da Galileo nel 1609

Giove torna visibile e si avvia all’opposizione di maggio. Ecco come osservare questa perla del cielo primaverile, bellissima ad occhio nudo e con un telescopio. Continua a leggere

Il mutevole ghiaccio di Cerere

Cerere-cratereIl Sistema Solare non smette di stupirci con la sua varietà e il dinamismo dei suoi corpi. Dopo i criovulcani di Tritone, i geyser di vapore su Encelado e le eruzioni vulcaniche su Io, anche Cerere mostra cambiamenti superficiali, e per di più si sospetta che siano stagionali e legati al ciclo dell’acqua.

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Le galassie? Ruotano tutte allo stesso ritmo!

NGC 6814Gli astronomi hanno scoperto che tutte le galassie impiegano lo stesso tempo per compiere una rotazione: circa un miliardo di anni, a prescindere dalla loro grandezza.

Nella foto: la galassia a spirale NGC 6814 nella costellazione dell’Aquila, NASA/ESA Hubble Space Telescope.

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