buco nero supermassiccio

Un Acceleratore di Particelle Cosmico

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Utilizzando dati dell’Osservatorio Chandra e di altri telescopi gli astronomi hanno scoperto in una coppia di ammassi di galassie in collisione chiamati Abell 3411 e Abell 3412 la combinazione di due tra i fenomeni più potenti nell’Universo. I risultati mostrano che un’eruzione prodotta da un buco nero supermassiccio unita alla fusione di enormi ammassi di galassie può creare uno stupendo acceleratore di particelle cosmico. Continua a leggere

Individuato un Tesoro di Buchi Neri

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Un’immagine senza precedenti ripresa dall’Osservatorio Chandra della NASA sta fornendo ad un team di astronomi la migliore visione ottenuta finora sulla crescita dei buchi neri nei miliardi di anni subito dopo il Big Bang. Continua a leggere

Un buco nero in rapida rotazione divora una stella

This artist’s impression depicts a Sun-like star close to a rapidly spinning supermassive black hole, with a mass of about 100 million times the mass of the Sun, in the centre of a distant galaxy. Its large mass bends the light from stars and gas behind it. Despite being way more massive than the star, the supermassive black hole has an event horizon which is only 200 times larger than the size of the star. Its fast rotation has changed its shape into an oblate sphere. The gravitational pull of the supermassive black hole rips the the star apart in a tidal disruption event. In the process, the star was “spaghettified” and shocks in the colliding debris as well as heat generated in accretion led to a burst of light.

Si riteneva che il lampo luminoso straordinariamente brillante visibile in una galassia remota, chiamato ASASSN-15lh, fosse la più brillante supernova mai osservata. Ma nuove rilevazioni effettuate da vari osservatori, tra cui ESO, hanno messo in dubbio questa classificazione. Un gruppo di astronomi ha ipotizzato che la sorgente sia un evento ancora più estremo e molto raro: un buco nero in rapida rotazione che sta facendo a pezzi una stella imprudente che si è avvicinata troppo. Continua a leggere

Tripudio di stelle in una lontana galassia

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Una galassia distante, scoperta recentemente, si illumina del bagliore di una quantità straordinaria di stelle neonate, formandole ad un ritmo forsennato. La prolifica galassia, chiamata SPT 0346-52, si trova a 12,7 miliardi di anni luce dalla Terra ed è stata quindi osservata circa un miliardo di anni dopo il Big Bang. Continua a leggere

La Maestosa Galassia Sombrero

NASA/ESA Hubble Space Telescope has trained its razor-sharp eye on one of the universe's most stately and photogenic galaxies, the Sombrero galaxy, Messier 104 (M104). The galaxy's hallmark is a brilliant white, bulbous core encircled by the thick dust lanes comprising the spiral structure of the galaxy. As seen from Earth, the galaxy is tilted nearly edge-on. We view it from just six degrees north of its equatorial plane. This brilliant galaxy was named the Sombrero because of its resemblance to the broad rim and high-topped Mexican hat. At a relatively bright magnitude of +8, M104 is just beyond the limit of naked-eye visibility and is easily seen through small telescopes. The Sombrero lies at the southern edge of the rich Virgo cluster of galaxies and is one of the most massive objects in that group, equivalent to 800 billion suns. The galaxy is 50,000 light-years across and is located 28 million light-years from Earth.

 

Ecco una delle galassie più imponenti e fotogeniche dell’Universo: la galassia Sombrero, Messier 104 (M104). Segno distintivo della galassia è un nucleo bianco brillante a bulbo circondato da spesse strisce di polvere che percorrono la struttura a spirale. Osservata dalla Terra, la galassia è inclinata quasi di taglio ed è stata chiamata Sombrero per la sua somiglianza con l’ampio cappello messicano. Continua a leggere

Gli straordinari filamenti di NGC 4696

This picture, taken by Hubble’s Wide Field Camera 3 (WFC3), shows NGC 4696, the largest galaxy in the Centaurus Cluster. The new images taken with Hubble show the dusty filaments surrounding the centre of this huge galaxy in greater detail than ever before. These filaments loop and curl inwards in an intriguing spiral shape, swirling around the supermassive black hole at such a distance that they are dragged into and eventually consumed by the black hole itself.

Nuove osservazioni del telescopio Hubble rivelano l’intricata struttura della galassia NGC 4696 con un dettaglio senza precedenti. NGC 4696 è parte dell’Ammasso di galassie del Centauro, uno sciame di centinaia di galassie legate insieme dalla gravità, a circa 150 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione del Centauro. Continua a leggere

Tinta rossa per i quasar

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Le galassie si sono formate e sono cresciute miliardi di anni fa accumulando gas dall’ambiente circostante, o collidendo e fondendosi con altre giovani galassie. Si ritiene che queste fasi precoci dell’assemblamento delle galassie siano state accompagnate da episodi di rapida e intensa formazione stellare, noti come starbust, e rapida crescita di un buco nero supermassiccio nei centri galattici. Continua a leggere

Voraci Buchi Neri Rallentano la Formazione delle Stelle

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Un nuovo studio di un gruppo internazionale di astrofisici, guidato da K. Dasyra della National and Kapodistrian University of Athens, suggerisce che i getti di particelle cariche dai buchi neri possano influenzare la formazione stellare nelle galassie, sia disperdendo che riscaldando grandi quantità di gas su vasta scala. Il risultato si basa su osservazioni della galassia IC5063, ottenute con ALMA dell’ESO. Continua a leggere

Niente cibo per il buco nero di Markarian 1018

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Gli astronomi hanno risolto il mistero del comportamento imprevedibile di un buco nero supermassiccio al centro di una galassia. I dati combinati dell’osservatorio Chandra e di altri telescopi suggeriscono che il buco nero stia attraversando tempi difficili e non abbia più il carburante necessario per illuminare i suoi dintorni. Continua a leggere

Vortici Maestosi da Hubble

This new Hubble image shows NGC 1566, a beautiful galaxy located approximately 40 million light-years away in the constellation of Dorado (The Dolphinfish). NGC 1566 is an intermediate spiral galaxy, meaning that while it does not have a well defined bar-shaped region of stars at its centre — like barred spirals — it is not quite an unbarred spiral either (heic9902o). The small but extremely bright nucleus of NGC 1566 is clearly visible in this image, a telltale sign of its membership of the Seyfert class of galaxies. The centres of such galaxies are very active and luminous, emitting strong bursts of radiation and potentially harbouring supermassive black holes that are many millions of times the mass of the Sun. NGC 1566 is not just any Seyfert galaxy; it is the second brightest Seyfert galaxy known. It is also the brightest and most dominant member of the Dorado Group, a loose concentration of galaxies that together comprise one of the richest galaxy groups of the southern hemisphere. This image highlights the beauty and awe-inspiring nature of this unique galaxy group, with NGC 1566 glittering and glowing, its bright nucleus framed by swirling and symmetrical lavender arms. This image was taken by Hubble’s Wide Field Camera 3 (WFC3) in the near-infrared part of the spectrum. A version of the image was entered into the Hubble’s Hidden Treasures image processing competition by Flickr user Det58.

Questa immagine mozzafiato ripresa dal telescopio Hubble mostra NGC 1566, una splendida galassia situata a circa 40 milioni di anni luce di distanza nella costellazione del Dorado. NGC 1566 è una galassia a spirale intermedia: anche se non ha una regione di stelle ben definita a forma di barra al suo centro, come le spirali barrate, non è nemmeno una spirale non barrata. Continua a leggere