buco nero
Nuova luce sul buco nero di M87
Due studi appena pubblicati riguardano nuove analisi del buco nero centrale di M87 mettendo in evidenza la polarizzazione della luce e la presenza di intensi campi magnetici. Si ritiene che siano questi ultimi a produrre i potenti getti relativistici che, dal cuore di quella galassia, lanciano materia sotto forma di plasma a distanza di migliaia di anni luce Continua a leggere
Sua maestà M22
Il più grande e luminoso ammasso globulare visibile dall’Italia (se si eccettua Omega Centauri, avvistabile però solo fino alla latitudine di Roma), è una vera gemma dei cieli estivi: così brillante da essere visibile perfino ad occhio nudo se il cielo è sufficientemente buio.
Nonostante la distanza di 10.400 anni luce, in cielo appare grande come la Luna piena. Stipati all’interno dei suoi 95 anni luce di diametro splendono centomila soli, moltissimi dei quali si vedono chiaramente in questa foto, e al telescopio costituiscono una visione superba.
Questo colosso del cielo giace nella costellazione del Sagittario dove un semplice binocolo sarà sufficiente per individuarlo due gradi a nordest della stella Lambda (il coperchio della “Teiera”), immerso nelle nubi stellari della Via Lattea. Un telescopio amatoriale è in grado di risolverlo in stelle.
Gli ammassi globulari sono densi agglomerati stellari che orbitano attorno alle galassie. La nostra ne possiede un paio di centinaia, ma galassie più grandi, come M87, ne contano a migliaia. La loro origine resta abbastanza misteriosa; sono forse ciò che resta di galassie primordiali. L’ammasso M22 fu scoperto da un astrofilo tedesco, Abraham Ihle, mentre osservava Saturno nel 1665, quando il pianeta con gli anelli andava in opposizione nel Sagittario, esattamente come quest’anno!
La foto è stata realizzata da Paolo Colona con un Newton 200/1000 durante le Vacanze Astronomiche di Accademia delle Stelle:
Piccole Stelle Neonate accanto a Sagittarius A*
Nelle immediate vicinanze del buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea l’ambiente è davvero estremo, devastato da possenti forze mareali e immerso in intense radiazioni elettromagnetiche. Queste condizioni non favoriscono di certo la nascita delle stelle, eppure nuove osservazioni del telescopio ALMA hanno rivelato la presenza di stelle di piccola massa a un passo dal temibile buco nero. Continua a leggere
Onde Gravitazionali da Buchi Neri Supermassicci
Gli astronomi non dovranno aspettare molto a lungo per rilevare uno degli incontri più sensazionali del cosmo. Una nuova ricerca pubblicata su Nature Astronomy suggerisce che le onde gravitazionali generate dalla fusione di due buchi neri supermassicci potrebbero essere individuate entro 10 anni. Continua a leggere
Un Buco Nero Intermedio Vicino al Centro della Via Lattea
Un team di ricercatori della Keio University in Giappone ha trovato evidenze della presenza di un buco nero di massa intermedia vicino al centro della Via Lattea. Nello studio pubblicato su Nature Astronomy gli scienziati descrivono l’analisi di una nube gassosa vicino al centro della nostra galassia e spiegano il motivo per cui ritengono che riveli la presenza di un buco nero. Continua a leggere
Buchi Neri Stellari A Gogò
Dopo aver realizzato una sorta di inventario cosmico per calcolare e caratterizzare i buchi neri stellari, gli astronomi dell’University of California, Irvine hanno concluso che nella Via Lattea potrebbero essere presenti decine di milioni di questi enigmatici oggetti, in numero molto maggiore rispetto alle stime attuali. Continua a leggere
Una Galassia Starbust che Promette Onde Gravitazionali
Nel 1887 l’astronomo americano Lewis Swift scoprì una nube luminosa, che si rivelò una piccola galassia a circa 2,2 milioni di anni luce dalla Terra. Oggi è nota come IC 10, una galassia starbust per l’intensa attività di formazione stellare che avviene al suo interno. Continua a leggere
Buchi neri primordiali per forgiare elementi pesanti
Si dice comunemente che siamo polvere di stelle, le fornaci nucleari in cui molto tempo fa sono stati prodotti elementi fondamentali per la vita attraverso un processo chiamato nucleosintesi. Ma l’origine degli elementi più pesanti, come oro, platino e uranio non è ancora del tutto chiara. Continua a leggere
L’Indifferenza di Sagittarius A*
Tre anni fa una nube gassosa compatta chiamata G2 ha avuto un incontro ravvicinato col buco nero della nostra galassia, Sagittarius A*, offrendogli potenzialmente un banchetto coi fiocchi. Ma in realtà il buco nero non ha mostrato alcun incremento dell’attività e la nube è sopravvissuta alla prova. Un nuovo studio suggerisce i motivi di questo pranzetto mancato. Continua a leggere
Nubi a tutta velocità rivelano buchi neri nascosti
Al centro della nostra galassia sono state scoperte molte piccole nubi ad alta velocità. Un nuovo studio suggerisce che questi oggetti insoliti possano rivelare la presenza insidiosa di buchi neri inattivi nascosti. Continua a leggere