astronomia

Una Protostella nel Caos…Magnetico

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Secondo le teorie prevalenti le linee di campo magnetico attorno ad una stella in formazione dovrebbero essere estremamente potenti e regolari, ma ora un team di astronomi, utilizzando l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) ha scoperto un campo magnetico debole e molto disorganizzato vicino a una protostella nascente. Continua a leggere

Tripudio di Stelle in Antichissime Galassie

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Un team di astronomi ha scoperto un nuovo genere di galassia che, sebbene incredibilmente antica in quanto risalente a meno di un miliardo di anni dopo il Big Bang, crea stelle ad un tasso oltre un centinaio di volte superiore alla nostra Via Lattea. Lo studio è stato pubblicato su Nature. Continua a leggere

Una Sola Immagine per Tre Oggetti Straordinari

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In questa vasta immagine da tre gigapixel realizzata dal VLT Survey Telescope (VST) dell’ESO possiamo ammirare due degli oggetti più famosi in cielo, insieme ad una loro vicina meno nota: sulla destra si trova la fioca nube di gas brillante Sharpless 2-54, al centro la famosa Nebulosa Aquila e sulla sinistra la nebulosa Omega. Continua a leggere

La Nascita di una Stella Massiccia

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Le stelle si formano in seguito al collasso di gas e polveri che fluttuano nello spazio interstellare, ma gli astronomi non hanno ancora compreso pienamente come nascano le stelle massicce. Una questione fondamentale in gioco potrebbe essere la rotazione del gas.

La nube molecolare ruota lentamente all’inizio e la rotazione diviene più veloce via via che la nube si contrae per effetto della gravità. In questo caso le stelle nascenti nella nube dovrebbero ruotare molto rapidamente, ma le stelle massicce osservate ruotano molto più lentamente del previsto.

Una spiegazione possibile a questa apparente incongruenza potrebbe riguardare il gas espulso dalle stelle bambine: il deflusso gassoso in rotazione può dissipare energia rotazionale e rallentare l’aumento di velocità di rotazione. Gli astronomi hanno provato ad analizzare la rotazione del deflusso per testare questo scenario e comprenderne il meccanismo, per quanto analisi di questo tipo non siano semplici, specie per ciò che riguarda massicce baby-stelle.

Il team di scienziati guidato da Tomoya Hirota del National Astronomical Observatory of Japan ha osservato una massiccia protostella chiamata Orion KL Source I, nella famosa Nebulosa di Orione a 1.400 anni luce dalla Terra. Grazie alla sua vicinanza e alle capacità di ALMA il team è stato in grado di svelare la natura del deflusso espulso dalla stella stessa.

“Abbiamo ripreso una chiara immagine della rotazione del deflusso”, afferma Hirota, a guida dello studio pubblicato su Nature Astronomy. “In aggiunta, il risultato fornisce indizi importanti sul meccanismo di espulsione del flusso”.

È stato scoperto che il flusso ruota nella stessa direzione del disco gassoso di accrescimento che circonda la stella e che la nutre nelle prime fasi della sua vita. Questo supporta l’idea che il deflusso giochi un ruolo importante nella dissipazione dell’energia rotazionale.

Inoltre i dati di ALMA mostrano chiaramente che il deflusso viene espulso non in prossimità della stella bambina, ma piuttosto dal bordo esterno del disco di gas e polveri. Secondo il modello il gas nel disco in rotazione si muove verso l’esterno a causa della forza centrifuga e poi fugge via percorrendo le linee di campo magnetico sotto forma di flusso in espulsione. Il risultato dello studio conferma il ruolo previsto del flusso gassoso lanciato dalla stella nel sottrarre momento rotazionale al sistema, fornendo una soluzione a un problema di lunga data, relativo al modo in cui un disco di accrescimento può nutrire efficacemente una stella neonata.
[ Barbara Bubbi ]

https://m.phys.org/news/2017-06-alma-birth-massive-baby-star.html
Credit: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)